#LaMiaVitaALondra – Il Puzzle del Royal Shield

Quella mattina capii subito che la giornata che avremmo trascorso con i colleghi di AlessandroB sarebbe stata ricca di aneddoti e chiacchierate interessanti su Londra.
Appena giunti a casa di Nicole, dopo qualche convenevole nei miei confronti, ben presto si riformò il gruppetto creatosi prima del nostro arrivo e che stava animatamente discutendo di monete.
John, il marito di un’altra collega, è un appassionato di monete e nella sua collezione dice di averne diverse di un certo valore.
In giardino, davanti al barbeque, dove era stato posto dalla moglie come sovraintentente alle salsicce, John tra l’indice e il pollice stringeva con molto orgoglio una sterlina.
Sinceramente mi sembrava una sterlina come tante, come quella che avevo anche io nel portamonete, anche se con me in borsa non ne porto mai più di una o due poichè alquanto pesanti.
John rispiegò per me e AlessandroB, ultimi arrivati, che tra le nuove sterline coniate nel 2016 a 12 lati – mentre la mia era simile ma con il bordo rotondo – ve ne sono alcune con degli errori di produzione, dovute alla loro natura bi-metallica, color oro e argento, e ovviamente queste sono quelle più ambite dai collezionisti, nonchè dal discreto valore economico. Inoltre, altro errore, si racconta che ci siano alcune sterline che dal lato riportino la data della loro coniatura – 2016 – mentre sotto uno dei 12 lati, come mini-incisione quella della loro emissione nel mercato – 2017.
Pertanto, un domani se doveste capitare a Londra, o se già qui, prestate un po’ attenzione al vostro resto in moneta; Non è detto che non possa capitare proprio a voi una delle sterline errate e più ricercate: quella a 12 lati e riportante la data del 2016, anche se emessa nel 2017: potrebbe valere sino a 6000 sterline.
Ma non è questo il fatto che più invece mi aveva affascinato.
John vedendo che le due bambine presenti alla festa, Holly ed Emily, si annoiavano non poco, decise di intrattenerle con un giochino, ma non avrebbe mai pensato che quella più interessata al suo gioco sarei stata proprio io.

😂

Invitò Emily ed Holly a prendere tutte le monetine presenti nelle tasche dei genitori e a fare con queste un piccolo puzzle.
Ora vi racconto cosa ne è venuto fuori.
Nel 2008 Matthew Dent, un grafico del Galles, vinse un concorso indetto nel 2005 dalla Royal Mint, la Zecca Reale, e al quale parteciparono più di 4.000 creativi, per rimodernare l’immagine delle monete del Regno Unito, e per renderle a prova di falsificazioni.
Il progetto di Dent, dal titolo: “Royal Shield of Arms Design” – Il Disegno dello Scudo Reale – fu quello alla fine scelto dalla Royal Mint Advisory Committee, la Commissione della Zecca, tra tutti i progetti presentati, con la motivazione della originalità, modernità ma allo stesso tempo per il forte legame con il passato.
Oggi nel Regno Unito vi sono in circolazione otto diversi tagli di monete.
Il taglio più grande è quello da due sterline. Segue poi la sterlina, e successivamente, in ordine decrescente altre sei monete che costuituiscono i suoi sottotagli: 50 pence, 20 pence, 10 pence, 5 pence, 2 pence e 1 penny.
Dal re-styling della Zecca inglese furono escluse sia le due sterline che la sterlina, in quanto relativamente nuove.
L’originalità del progetto di Matthew Dent è rappresentato dal disegno sul retro riportato da queste sei monete, in quanto rappresenta una parte dello scudo reale, quello stesso scudo reale che si può vedere per intero sul retro di alcune sterline.
Lo scudo reale, il Royal Shield, fa parte dell’immagine più ampia dello stemma reale del Regno Unito che è anche lo stemma ufficiale e di diritto del regnante in carica.
Ogni regnate del passato ha avuto il suo stemma e suo scudo.
La versione attuale dello scudo reale, quello rappresentante la Maestà di Elisabetta II, è uno scudo “inquartato”, cioè diviso in quattro quadranti.
Nel primo e quarto quadrante riporta tre leoni, da sempre simboleggianti coraggio e nobiltà.
Nel secondo quadrante vi è, invece, un leone nella posizione definita rampante e con la cinta fiorita dai gigli di Scozia, cioè l’immagine del leone è racchiusa all’interno di simboliche mura merlate.
Infine, il terzo quadrante contiene l’arpa d’Irlanda, strumento simbolo del folklore dei paesi di cultura celtica.
Grazie a John quel giorno ho scoperto che, ponendo le sei monete di uso comune in una posizione ben precisa si ottiene l’immagine dello scudo reale per intero.
John intrattenne Holly ed Emily per un bel po’ con questo giochino, con sommo piacere dei genitori di queste.
Ma secondo voi, chi quella sera, appena rientrata a casa, ha svuotato tutti i portamonete sul tavolo del soggiorno per rifare a sua volta il puzzle? Chi?
Purtroppo, pur avendo cambiato al Tesco sotto casa una banconota da 20 in pezzi da uno, non sono riuscita a trovare la vecchia sterlina con lo scudo per intero, ma solo quelle più comuni del 2016 con gli emblemi della Nazione: la rosa, il porro, il cardo e l’acetosella.
Non mi arrendo, comunque! Continuerò a cambiare banconote in sterline e prima o poi la troverò, spero, e insieme alle altre sei ne farò un piccolo quadretto.
Adesso che anche voi siete a conoscenza della particolarità delle monete inglesi in circolazione, raccogliete le più lucenti, se vi va, nel caso vogliate farne un puzzle come me, ma soprattutto prestate un po’ di attenzione se tra le vostra sterline dovesse esserci proprio la fortunata a 12 lati avente la mini-data del 2017.