La Mia Vita A Londra: Piccadilly Circus

Venerdì pomeriggio, quasi alla fine del mio “fashion tour” londinese, arrivati in Piccadilly Circus, una delle partecipanti, Joanna di Chicago, ha esordito dicendo che era molto sorpresa, e anche un po’ delusa, dal non trovare nella piazza nulla che le desse l’idea di “circo”, inteso come un’arena del passato dove si tenessero lotte tra uomini e animali feroci. Una sorta di Colosseo britannico, per intenderci.

È stata Marie, un’altra partecipante al tour, questa volta francese di Lyon, a precisare che “circus” prima di essere una parola inglese è una parola latina, dal significato di circolare, rotondo.

Sempre Marie, subito dopo la sua risposta, ha precisato che però non aveva idea, neppure lei, di chi fosse Piccadilly, se un re del passato o una qualche famosa battaglia.

Personalmente devo ringraziare AlessandroB che, tempo fa, sotto la tettoia del Criterion Theater, aspettando che smettesse di piovere, ebbe questa stessa curiosità su Piccadilly.

E devo ringraziare pure Leor – il nostro amico londinese pozzo di conoscenza della città – per averla soddisfatta, sennò Venerdì scorso non avrei saputo proprio cosa rispondere a Marie e Joanna.

Piccadilly Circus è una delle piazze più iconiche di tutta Londra.

La sua forma circolare – e da qui circus – fu creata all’inizio del XIX secolo per far meglio defluire il congestionato traffico pedonale proveniente da Regent Street e Piccadilly Street, già al tempo strade della moda.

Ma la storia di Piccadilly Circus è molto più antica di questa prima data e risale agli inizi del XVI secolo, quando era un’area di aperta campagna.

Già in quegli anni era molto in voga, e ancor di più poi alla corte di Elisabetta I, adornare il collo dei nobili inglesi con un colletto molto largo, a mò di ventaglio, in pizzo inamidato, dal nome di pikadil. 
Proprio Elisabetta I fu una grande amante dei colletti pickadils, come si può ammirare in molti suoi ritratti.

E Robert Baker, il sarto che a Londra li confezionava in modo eccelso, grazie alla vendita questo accessorio, ben presto accumulò un’immensa fortuna.

Ricchezza che Baker pensò bene di investire nell’acquisto di un vasto terreno di campagna, lontano dal turbinio della città.

Poco dopo, nel 1626, su questo terreno fece edificare un suntuoso palazzo, che presto venne indicato con il nome di Pikadilly Hall, in onore dei colletti che permisero la sua creazione.

Fu agli inizi del XVIII secolo, ormai la città si era espansa pure in quella periferica zona di campagna, che anche la strada dove sorgeva Pikadilly Hall, Portugal Road, assunse seppur in modo informale il nome di Piccadilly Street, ricevendone il riconoscimento ufficiale solo a metà del 1700.

Venerdì pomeriggio riconosco di aver fatto una gran bella figura con Marie e Joanna solo grazie al breve racconto di Leor. 🤪

Però, aggiungo pure che questo successo è stato, subito dopo, superato alla grande dalla mia idea di terminare il tour da Grom, non lontano da Piccadilly, con un cono gelato a doppio gusto. 

E se in Italia Grom non è la mia gelateria preferita, qui a Londra non manco mai di promuovere il nostro Made in Italy con il mondo intero.E voi, avete una gelateria del cuore? Fuori il nome e dove questa si trovi. Raccontatemi .

Di Caterina Amato

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